La tecnologia nelle scuole sta cambiando a un ritmo più rapido che mai. L’aula non è più quella di cinque anni fa, figuriamoci di trent’anni fa! E con buone ragioni. La tecnologia nelle scuole offre numerosi vantaggi sia per gli insegnanti che per gli studenti.
Vuoi rimanere aggiornato? Continua a leggere per scoprire tutto ciò che devi sapere sull’uso della tecnologia nell’istruzione…
Una breve storia della tecnologia nelle scuole
Iniziamo esplorando come l’uso della tecnologia nelle scuole sia cambiato nel tempo. Esiste una vasta gamma di strumenti che possono essere considerati tecnologia scolastica. Dai proiettori e dalle fotocopiatrici, che hanno semplificato la presentazione e la distribuzione dei materiali didattici, ai dispositivi mobili di ultima generazione che consentono approcci completamente nuovi all’insegnamento.
È però solo negli anni ’80 che la tecnologia digitale ha iniziato a trasformare concretamente il mondo dell’istruzione. In quel decennio, i computer hanno smesso di essere strumenti riservati alla sperimentazione per diventare veri e propri prodotti di largo consumo. Questo cambiamento epocale si è riflesso anche nelle scuole, che hanno cominciato a introdurre i primi computer per attività educative di base. Con l’Education Reform Act del 1988, l’insegnamento delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) è diventato obbligatorio per tutti gli alunni delle scuole statali dai 5 ai 16 anni.
Negli anni ’90, l’avvento del World Wide Web ha mostrato le potenzialità dei computer. Disponibile pubblicamente dal 1993, ha reso di uso comune i motori di ricerca e le email. Alla fine del decennio, la maggior parte delle scuole primarie e secondarie disponeva di un’aula informatica con un numero sufficiente di computer per tutta la classe.
Questa crescita è proseguita nel nuovo millennio. Nel 2000, ad esempio, il Curriculum Nazionale del Regno Unito è stato aggiornato con la raccomandazione di integrare l’uso delle TIC in tutte le materie. Già nel 2009, il 97% delle classi negli Stati Uniti disponeva di almeno un computer, e il 93% aveva accesso a Internet.
Dall’inizio degli anni 2000, la tecnologia digitale è diventata sempre più presente nell’istruzione – e non si tratta solo di computer. Nei primi anni 2000 sono arrivate le lavagne interattive multimediali (LIM). Negli anni successivi, le scuole hanno assistito a un’evoluzione costante degli strumenti tecnologici, dai dispositivi portatili e tascabili, sempre più diffusi negli anni 2010, fino a soluzioni software avanzate progettate per supportare e potenziare l’esperienza di apprendimento e insegnamento.
Quanto è importante la tecnologia nelle scuole per l’istruzione moderna?

Milioni di studenti in tutto il mondo usano la tecnologia ogni giorno. Dalla capacità di stimolare l’immaginazione al risparmio di tempo per gli insegnanti, la tecnologia moderna è ormai parte integrante dell’ambiente scolastico – e non ha intenzione di andarsene.
Guardando al progresso della tecnologia nelle scuole, è evidente che la direzione è una sola. Fino agli anni ’80, la tecnologia digitale nell’istruzione semplicemente non esisteva. Negli anni ’90 e 2000, l’informatica era una singola materia nel curriculum. Superando gli anni 2010, la tecnologia è diventata centrale in praticamente tutto ciò che viene insegnato.
Con il ruolo sempre più centrale che la tecnologia svolge nella vita quotidiana, diventa inevitabile che essa assuma un’importanza cruciale anche nel contesto scolastico. Ignorarla non è più un’opzione: gli insegnanti che lo fanno rischiano di perdere l’accesso a numerose opportunità e benefici, che approfondiremo nelle prossime sezioni.
Quali sono i vantaggi dell’uso della tecnologia nelle scuole?
La tecnologia può apportare numerosi benefici all’istruzione. Può aiutare gli studenti ad apprendere in modi nuovi e coinvolgenti, a sviluppare abilità comunicative e di collaborazione, o a migliorare l’accessibilità. Gli insegnanti, grazie alla tecnologia, possono adattare la didattica alle esigenze specifiche di ogni studente.
Come spiega @Rocco_Avantis, specialista educativo presso Avantis Education, la tecnologia offre agli insegnanti l’opportunità di personalizzare l’apprendimento come mai prima d’ora.
Abbiamo già visto quanto sia importante integrare la tecnologia nella scuola. Ma quali sono, in concreto, i vantaggi dell’edtech in aula? Ecco cosa può offrire la tecnologia educativa a studenti e insegnanti.
Crea ambienti di apprendimento coinvolgenti
Secondo numerose ricerche, l’uso della tecnologia ha un impatto positivo sull’engagement degli studenti. Permette agli insegnanti di creare lezioni più dinamiche, interattive e memorabili. Un maggiore coinvolgimento rende gli alunni più motivati e migliora l’esperienza educativa, sia per loro che per gli insegnanti. Che si tratti di utilizzare visori di realtà virtuale come ClassVR per esplorare luoghi impossibili, tablet per studiare il cielo notturno o piattaforme di coding come CoSpaces per creare mondi virtuali, la tecnologia riesce davvero a catturare l’attenzione degli studenti. Se i metodi tradizionali funzionano con una parte della classe, l’integrazione dell’edtech può aiutare a coinvolgere ogni singolo studente.
Prepara gli studenti al futuro
L’apprendimento digitale permette di acquisire competenze digitali oggi indispensabili nella vita quotidiana e nel mondo del lavoro. Anche se molti alunni hanno già familiarità con smartphone e computer, usarli in un contesto scolastico aiuta a sviluppare un approccio più consapevole e pratico. Come abbiamo già visto, la tecnologia è una presenza costante nella nostra vita e lo sarà sempre di più. Per questo è fondamentale che i bambini imparino a utilizzarla fin da piccoli, così da essere pronti ad affrontare il mondo che li aspetta. Inoltre, in un contesto in continua evoluzione, la capacità di adattarsi rapidamente a nuove tecnologie è una competenza preziosa in sé.
Migliora l’interazione e la comunicazione
Gli studenti possono lavorare insieme su progetti condivisi e interagire tra loro, anche se non si trovano nello stesso luogo. Le piattaforme digitali facilitano lo scambio di idee tra compagni e tra studenti e insegnanti, in modo diretto o, quando necessario, anche in forma anonima.
Accesso remoto ai contenuti
Non è più necessario che tutti siano in aula nello stesso momento per partecipare attivamente alla lezione. Gli studenti possono connettersi da casa, comunicare con i compagni e accedere ai materiali didattici ovunque si trovino. Questo significa, ad esempio, che non devono più perdere lezioni a causa del maltempo, di malattie o altri imprevisti. Inoltre, compiti e attività a casa possono essere più coinvolgenti, collaborativi e personalizzati, mantenendo la continuità dell’apprendimento anche fuori dalla classe.
Stimola creatività e pensiero critico
Quando integrata con una didattica ben strutturata, la tecnologia permette agli studenti di esplorare, costruire, creare e risolvere problemi in modo indipendente. Uno studio condotto da Gallup ha rilevato che l’85% degli insegnanti che favoriscono l’apprendimento creativo e utilizzano la tecnologia in modo innovativo notano un maggiore coinvolgimento degli studenti nella risoluzione autonoma dei problemi.
Risparmiare tempo agli insegnanti
Infine, la tecnologia fa risparmiare tempo agli insegnanti, una delle risorse più preziose nel mondo della scuola. Ogni giorno ci sono mille cose da fare e poco tempo per farle. L’uso intelligente della tecnologia può alleggerire il carico di lavoro quotidiano: salvare documenti e piani lezione su Google Drive, fare l’appello in pochi clic o generare report sui risultati degli studenti sono solo alcuni esempi. Tutto questo permette agli insegnanti di concentrarsi su ciò che conta davvero: l’insegnamento.
Come viene utilizzata la tecnologia nelle scuole?
Oggi esistono migliaia – se non milioni – di tecnologie che gli insegnanti possono integrare nelle scuole e nelle aule intelligenti. Tutti questi strumenti hanno il potenziale per trasformare l’apprendimento, a condizione che siano utilizzati in modo coerente con la metodologia didattica dell’insegnante. Ecco alcuni esempi di tecnologie già impiegate nell’istruzione.
Lavagne interattive multimediali
Conosciute anche come smart board, queste lavagne digitali di grandi dimensioni hanno numerosi utilizzi. Possono essere usate come semplici schermi touch su cui scrivere o disegnare, oppure collegate a più dispositivi per creare quiz, sondaggi e attività interattive.
Realtà virtuale (VR) e realtà aumentata (AR)
Una delle applicazioni più entusiasmanti della tecnologia in ambito scolastico è la realtà virtuale. Grazie a visori VR, gli insegnanti possono immergere gli studenti in ambienti virtuali, come rievocazioni storiche o simulazioni scientifiche. Gli alunni non ricevono più solo informazioni statiche, ma diventano parte attiva del contenuto che stanno imparando.
La realtà aumentata segue un principio simile, ma anziché creare un ambiente interamente virtuale, aggiunge elementi digitali al mondo reale, rendendo l’apprendimento ancora più coinvolgente. Entrambe le tecnologie offrono nuove possibilità educative per studenti di ogni età e livello.
Fin dai 4 anni, la realtà virtuale può trasportare i bambini dentro le ambientazioni dei libri, rendendo la lettura più immersiva e stimolando la fantasia. In età più avanzata, questi strumenti possono rendere più vivi argomenti complessi del programma scolastico, come la Battaglia d’Inghilterra, dando vita a discussioni più approfondite.
La VR si è dimostrata particolarmente utile anche per studenti con bisogni educativi speciali. Utilizzata come tecnologia assistiva, può motivare studenti con difficoltà di attenzione e costruire fiducia grazie a video personalizzati a 360° che preparano gli alunni a esperienze nuove.
Il Metaverso
Dal 2021, il Metaverso è passato da essere un’idea ambiziosa di Mark Zuckerberg a una realtà potenzialmente utile per il mondo dell’istruzione. È basato sulla realtà virtuale, ma va oltre: crea un ambiente virtuale condiviso, in cui tutti gli studenti possono partecipare. Il Metaverso può fornire uno spazio di apprendimento comune per chi è in classe e per chi segue da casa.
Dispositivi mobili, tablet e laptop
I dispositivi connessi a Internet, come laptop e tablet, sono strumenti versatili e molto usati in aula. Servono per svolgere ricerche, verificare fatti, ma anche per creare attività più coinvolgenti come quiz e sondaggi. Inoltre, consentono agli studenti di fornire feedback in tempo reale, aiutando gli insegnanti a capire meglio le loro esigenze.
I dispositivi rappresentano la base della tecnologia educativa. Per garantire pari opportunità a tutti gli studenti, le scuole dovrebbero fornire, ove possibile, dispositivi affidabili e adatti alla didattica.
Learning Management System (LMS)
Una piattaforma LMS è uno spazio digitale in cui vengono archiviati materiali didattici. È diventata essenziale durante la pandemia, quando ha permesso agli insegnanti di distribuire contenuti anche a distanza. Oggi resta utile per gestire in modo più efficace contenuti e programmi.
Proiettori e schermi TV
Anche se i proiettori esistono da tempo, hanno continuato a evolversi in termini di qualità e funzionalità. Servono per mostrare contenuti multimediali in modo coinvolgente, ma anche per facilitare lavori di gruppo e attività collaborative. Allo stesso modo, gli schermi TV permettono di integrare video, musica e testi nella didattica.
Microfoni e altoparlanti
In ambienti più ampi, come palestre o auditorium, l’audio è fondamentale per mantenere viva l’attenzione degli studenti. Microfoni e altoparlanti sono utili anche per studenti con difficoltà uditive o per chi sta imparando l’italiano come seconda lingua. Sono inoltre indispensabili nei dipartimenti musicali.
Stampanti 3D
La stampa 3D consente di creare modelli fisici per un apprendimento più pratico. Si possono stampare organi per biologia, carte geografiche o solidi geometrici per matematica, rendendo la teoria più concreta e tangibile.
Strumenti di progettazione 3D
Dal design all’ingegneria, l’uso della progettazione 3D è sempre più diffuso. Imparare queste competenze fin da giovani può essere un grande vantaggio, vista la loro applicazione in tantissimi settori professionali.
Videocamere HD e a 360 gradi
Le videocamere sono strumenti preziosi per le materie artistiche, ma anche per migliorare la didattica. Registrare le lezioni permette di creare materiali formativi per la formazione degli insegnanti e di offrire un’esperienza migliore agli studenti che studiano da remoto.
Intelligenza artificiale e robotica
L’intelligenza artificiale ha molte applicazioni nell’istruzione. Può far risparmiare tempo agli insegnanti, ad esempio correggendo automaticamente test in materie oggettive come la matematica. Ma anche nelle lingue, le applicazioni basate su AI stanno diventando sempre più efficaci.
Esport
Sì, anche gli esport fanno parte della scuola. L’industria è in crescita e offre reali opportunità agli studenti. Ci sono molte affinità tra l’educazione e gli sport elettronici: comunicazione, collaborazione, pensiero strategico. Comprendendo queste dinamiche, le scuole possono sfruttare il gaming per sviluppare competenze utili anche in altri contesti.
Didattica a distanza
Durante il lockdown per il Covid-19, la tecnologia è stata una vera ancora di salvezza. Ma anche oggi può avere un ruolo importante: può supportare chi non riesce a frequentare in presenza e rendere i compiti a casa più coinvolgenti, grazie a piattaforme digitali appositamente sviluppate.
Didattica mista
La blended learning unisce tecnologie come quelle appena descritte all’ambiente fisico tradizionale, dove studenti e insegnanti sono presenti in aula. Il risultato è un approccio equilibrato, che integra i metodi didattici convenzionali con il meglio dell’innovazione tecnologica.
Le sfide dell’apprendimento digitale nelle scuole
Come ogni cambiamento, anche la tecnologia educativa (edtech) comporta delle sfide. Ecco alcune delle difficoltà che insegnanti e istituzioni devono affrontare.
Disinteresse nei confronti della tecnologia
Sebbene il maggiore coinvolgimento sia spesso citato come vantaggio dell’edtech, in alcuni casi può verificarsi l’opposto. Se la tecnologia non è introdotta in modo corretto, gli studenti possono sentirsi spaesati o frustrati. Come evidenziato da Howard, Ma & Yang, è importante tenere conto delle diverse competenze digitali degli studenti per evitare il rischio di esclusione o disinteresse.
Formazione degli insegnanti
Anche per i docenti l’uso della tecnologia può rappresentare un ostacolo. Non tutti si sentono a proprio agio con le nuove piattaforme o riescono ad adattare facilmente i propri metodi. Per questo, è fondamentale offrire opportunità di aggiornamento professionale, soprattutto agli insegnanti che non hanno avuto modo di formarsi su queste tecnologie durante il loro percorso iniziale.
Risorse disponibili
Infine, c’è la questione dell’accesso alle risorse. Non tutte le scuole dispongono del budget necessario per acquistare le tecnologie richieste. E non tutti gli studenti hanno accesso a dispositivi o connessioni affidabili a casa. In questi casi, le scuole dovrebbero fare il possibile per fornire il supporto necessario agli studenti, soprattutto se l’e-learning è parte integrante del programma.
Nel Regno Unito, ad esempio, i due aspetti sono collegati: il pupil premium funding destinato agli studenti svantaggiati può essere impiegato per acquistare tecnologie come la realtà virtuale o offrire supporto didattico mirato.

Come ottimizzare l’uso della tecnologia nelle scuole
“L’uso della tecnologia nelle scuole è estremamente importante. La tecnologia offre agli educatori l’opportunità di migliorare l’insegnamento e l’apprendimento, ma ciò che conta davvero è il modo in cui viene utilizzata in aula. È sempre la pedagogia dell’insegnante a fare la differenza.”
— @Rocco_Avantis, Specialista Educativo, Avantis Education
Non è solo la tecnologia in sé ad avere importanza. Il modo in cui gli insegnanti la utilizzano è altrettanto fondamentale. Si può avere in classe tutto l’edtech immaginabile, ma l’elemento più importante resta sempre l’insegnante che guida la lezione. La pedagogia non nasce dalla tecnologia, ma da chi la utilizza.
In altre parole, ogni scuola e ogni classe è diversa. Per questo non esiste una formula unica per sfruttare al massimo la tecnologia a scuola. Gli educatori devono saper allineare strumenti tecnologici e approccio pedagogico in base alle esigenze specifiche della loro scuola, del personale docente e degli studenti.
Che si tratti di scuola primaria, secondaria, bisogni educativi speciali o formazione per adulti, il contesto fa sempre la differenza.
Ad esempio, l’uso della tecnologia in una scuola privata o in una zona rurale benestante sarà completamente diverso rispetto a una scuola secondaria urbana in un’area economicamente svantaggiata. Allo stesso modo, le soluzioni pensate per studenti ad alto rendimento saranno molto diverse da quelle necessarie per studenti con bisogni educativi aggiuntivi.
Sta quindi agli insegnanti e ai dirigenti valutare attentamente il proprio contesto, per poi decidere quali tecnologie adottare e in che modo utilizzarle per offrire agli studenti il miglior supporto possibile nell’apprendimento.
