Stiamo vivendo un momento molto entusiasmante per il mondo dell’istruzione. La tecnologia educativa, o EdTech, sta aprendo infinite nuove possibilità per l’insegnamento e l’apprendimento.
Non c’è esempio migliore di questo fenomeno delle classi digitali, che trasformano realmente il modo in cui gli studenti interagiscono con gli insegnanti, i materiali didattici e tra di loro.
Ma che cos’è esattamente una classe digitale? E come si fa a capire se si è riusciti a crearne una in modo efficace? Continua a leggere per scoprirlo.
Che cosa significa “classe digitale”?
Molti elementi contribuiscono alla buona riuscita di una classe digitale, ma uno in particolare è decisivo: la tecnologia deve essere completamente integrata nell’esperienza di apprendimento. Non si tratta semplicemente di aggiungere dispositivi digitali, ma di ripensare l’intero approccio educativo. Per sfruttare davvero il potenziale dell’EdTech, è necessario abbandonare le vecchie abitudini e abbracciare un modo nuovo di progettare la didattica.
Una delle insidie più comuni è continuare a concepire le lezioni come se fossero rivolte esclusivamente a un’aula fisica. Se ad esempio si chiede a ogni studente di scrivere un post su uno spazio collaborativo e poi si passa oltre, non si sta facendo nulla di diverso dal consegnare un compito cartaceo. Ma se si crea una vera conversazione, fatta di domande, risposte, repliche e confronto, allora si sta davvero sfruttando la potenza della comunicazione digitale.
“La tecnologia educativa non cambia solo il modo in cui insegniamo; rivoluziona il nostro modo di pensare l’istruzione. Abbattendo le mura della classe, apriamo un mondo in cui l’apprendimento è illimitato, collaborativo e personalizzato.” – Daniel Bryant (Responsabile per lo Sviluppo Integrato e la Tecnologia Immersiva)
Come funziona l’apprendimento in una classe digitale?
In una classe digitale, l’apprendimento e la comunicazione sono supportati e intrecciati con la tecnologia. Gli studenti si connettono digitalmente con i docenti e tra loro, accedono ai materiali, monitorano i progressi, ricevono feedback, e molto altro. Possono anche esplorare ambienti o oggetti virtuali tramite realtà virtuale (VR) o aumentata (AR).
“Nell’era digitale, educare non significa solo trasmettere conoscenza, ma creare connessioni, stimolare la curiosità e dare agli studenti gli strumenti per costruire il proprio percorso di apprendimento.” – Daniel Bryant
Elementi comuni in una classe digitale:
- Dispositivi fisici (computer, visori VR)
- Spazi e piattaforme online
- App e software didattici
Com’è fatta una classe digitale?
Ci sono due aspetti:
Fisico: un’aula con tecnologia educativa come laptop, lavagne interattive o visori VR. Qui, la tecnologia è usata quotidianamente.
Digitale: spazi online dove si svolgono lezioni, discussioni, attività collaborative e valutazioni. Può trattarsi di un sito della classe, forum, canali social educativi, ecc.
Quali strumenti digitali compongono una classe digitale?
Le classi digitali sono molto flessibili e personalizzabili. Ecco alcuni strumenti tipici:
- Risorse online: file, video
- Forum e discussioni digitali
- Lavagne virtuali collaborative
- Quiz/test online
- Giochi educativi e apprendimento gamificato
- Software di apprendimento adattivo
- Lezioni virtuali (Zoom, con sondaggi, breakout rooms, chat)
- Esperienze VR immersive
- Esperienze AR con oggetti virtuali
Creazione digitale da parte degli studenti (scrittura, grafici, musica, arte, video)
Dotazione tipica di una classe digitale
Come abbiamo già detto, le classi digitali sono altamente personalizzabili. Tuttavia, qui elenchiamo alcuni dispositivi che si utilizzano comunemente in una classe digitale, con un’idea indicativa dei costi.
Oltre all’hardware, una classe digitale richiede anche software e piattaforme online, spesso con costi di abbonamento mensili o annuali.
Come abbiamo già detto, le classi digitali sono altamente personalizzabili. Tuttavia, qui elenchiamo alcuni dispositivi che si utilizzano comunemente in una classe digitale, con un’idea indicativa dei costi.
Oltre all’hardware, una classe digitale richiede anche software e piattaforme online, spesso con costi di abbonamento mensili o annuali.
Tablet e laptop
Tablet e laptop sono entrambi ottimi strumenti per offrire agli studenti un accesso al mondo digitale.
Si può optare per un Chromebook a meno di 250 dollari oppure per un MacBook di fascia alta intorno ai 1.000 dollari.
Per gli studenti più giovani, tablet come l’iPad rappresentano una buona scelta, con un costo intorno ai 350 dollari, o anche meno se si scelgono modelli ricondizionati.
Lavagne interattive smart
Le lavagne interattive permettono di trasferire le conversazioni dalla classe fisica allo spazio virtuale, consentendo di salvare tutto ciò che viene scritto. Anche in questo caso, i prezzi variano notevolmente: si parte da circa 1.000 dollari per le versioni base, ma i modelli più sofisticati possono arrivare a costare fino a dieci volte tanto.
Visori per realtà virtuale e aumentata (VR e AR)
I visori per realtà virtuale, come quelli offerti da ClassVR, aprono le porte a un mondo completamente nuovo, grazie ad esperienze immersive che trasformano l’apprendimento. Oltre all’hardware, questi visori includono l’accesso a un portale per insegnanti, migliaia di risorse create da esperti, contenuti in realtà virtuale e aumentata e piani di lezione completi. Il prezzo varia in base alle esigenze della scuola, ma esistono numerosi finanziamenti e fondi disponibili per supportare l’adozione di queste tecnologie.
La realtà virtuale nell’educazione trascende i confini tradizionali di aule e libri di testo, offrendo un universo di possibilità in cui imparare è un’avventura, non un compito. È nostra responsabilità guidare gli studenti in questo universo, aiutandoli a esplorare, scoprire e apprendere come mai prima d’ora.” – Daniel Bryant, Integrated Development Leader & Immersive Technology
Qual è la differenza tra una classe digitale e una classe smart?
Chi si interessa di innovazione nella didattica e segue l’evoluzione della tecnologia educativa avrà probabilmente sentito parlare anche di classi smart. A prima vista, questi termini potrebbero sembrare intercambiabili, ma in realtà descrivono due approcci diversi.
Secondo Rocco Avantis, Educational Specialist presso Avantis Education, una classe smart è uno spazio di apprendimento migliorato con strumenti tecnologici, progettato per arricchire l’esperienza di insegnamento e apprendimento. La parola chiave qui è “migliorato”: si tratta ancora di un’aula fisica, ma arricchita da dispositivi digitali.
La classe digitale, invece, è qualcosa di più di una semplice aula tecnologicamente attrezzata. È un ambiente di apprendimento che si estende anche agli spazi virtuali. L’insegnamento e l’apprendimento avvengono sia in presenza che online, superando i limiti della tradizionale configurazione fisica.
Quali sono i vantaggi dell’apprendimento in una classe digitale?
I vantaggi dell’apprendimento digitale sono numerosi e vanno ben oltre l’introduzione della tecnologia in sé.
Uno dei benefici principali è l’accessibilità. Gli ambienti digitali possono rappresentare un’opportunità significativa per studenti che, per vari motivi, trovano difficile partecipare attivamente alle lezioni tradizionali. Gli studenti timidi, ansiosi o con disabilità possono trarre grande vantaggio da spazi digitali di discussione. Chi ha bisogno di più tempo per riflettere prima di esprimere un pensiero, ad esempio, in una conversazione dal vivo potrebbe non riuscire a intervenire. Le piattaforme digitali, invece, permettono loro di postare le proprie idee quando si sentono pronti, articolando con calma il proprio pensiero.
Inoltre, una classe digitale permette agli studenti con esigenze mediche o che devono assentarsi per altri motivi di rimanere coinvolti nel processo educativo. Anche se non possono essere presenti fisicamente, possono partecipare da casa, consultare i materiali didattici, intervenire nelle discussioni e recuperare le esperienze vissute in classe. Ad esempio, se un alunno non è presente alla visita virtuale della Grande Muraglia Cinese tramite visore VR, può ripeterla in un secondo momento. A differenza di una gita reale, l’esperienza può essere replicata in qualsiasi momento.
Differenziazione
La maggior parte degli insegnanti sa quanto sia importante che le attività in classe siano “differenziate”. In pratica, significa semplicemente che non tutti gli studenti devono fare esattamente la stessa cosa nello stesso modo. Esistono diversi modi per differenziare: ad esempio, si può differenziare per livello, offrendo più supporto a chi ne ha bisogno e maggiore autonomia a chi procede più velocemente. Oppure si può differenziare per interesse, permettendo agli studenti di raggiungere lo stesso obiettivo da angolazioni diverse, a seconda di ciò che li ispira di più.
Tuttavia, come è facile immaginare, mettere in pratica la differenziazione in una classe tradizionale non è affatto semplice, soprattutto quando c’è un solo insegnante e 25 (o più) studenti da seguire.
La tecnologia digitale, in questo senso, rappresenta una vera svolta. In un ambiente digitale, gli studenti possono scegliere il proprio “percorso” tra i materiali didattici, seguendo l’ordine di apprendimento che ha più senso per loro. Gli insegnanti che usano visori di realtà virtuale, come quelli di ClassVR, possono dividere la classe in gruppi e proporre esperienze diverse a ciascun gruppo, in base alle loro esigenze o ai loro interessi.
“La tecnologia educativa non riguarda solo strumenti e piattaforme digitali. Significa riconoscere e valorizzare i punti di forza, gli interessi e gli stili di apprendimento unici di ogni studente. Grazie all’intelligenza artificiale e alla realtà virtuale, possiamo creare esperienze personalizzate che si adattano ai bisogni di ciascuno, rendendo l’apprendimento più accessibile, coinvolgente ed efficace per tutti.”
– Daniel Bryant, Integrated Development Leader & Immersive Technology
Autonomia
Oggi è sempre più chiaro quanto sia importante che gli studenti diventino protagonisti attivi del proprio apprendimento, invece di limitarsi a ricevere passivamente le informazioni. Questo approccio favorisce l’indipendenza, la fiducia in sé stessi e lo sviluppo delle competenze di problem-solving.
Le classi digitali rappresentano l’ambiente ideale per promuovere questo tipo di autonomia. Feedback frequenti e aggiornamenti regolari da parte dell’insegnante aiutano gli studenti a comprendere meglio i propri progressi e a sapere esattamente cosa devono fare per migliorare. In questo modo, possono prendere decisioni autonome e partecipare a esperienze di apprendimento che non sono lineari o predefinite, ma aperte e investigative.
Al contrario, un contenuto didattico spiegato su un foglio di carta ha bisogno di seguire un ordine preciso: è la rigidità del mezzo a imporlo. Le attività digitali, invece, offrono maggiore flessibilità e libertà, stimolando la curiosità e la responsabilità individuale.
Qual è la chiave per creare una classe digitale di successo?
Molti elementi contribuiscono alla buona riuscita di una classe digitale, ma uno in particolare è decisivo: la tecnologia deve essere completamente integrata nell’esperienza di apprendimento. Non si tratta semplicemente di aggiungere dispositivi digitali, ma di ripensare l’intero approccio educativo. Per sfruttare davvero il potenziale dell’EdTech, è necessario abbandonare le vecchie abitudini e abbracciare un modo nuovo di progettare la didattica.
Una delle insidie più comuni è continuare a concepire le lezioni come se fossero rivolte esclusivamente a un’aula fisica. Se ad esempio si chiede a ogni studente di scrivere un post su uno spazio collaborativo e poi si passa oltre, non si sta facendo nulla di diverso dal consegnare un compito cartaceo. Ma se si crea una vera conversazione, fatta di domande, risposte, repliche e confronto, allora si sta davvero sfruttando la potenza della comunicazione digitale.
“Innovare in educazione richiede più di nuove tecnologie. Serve un cambiamento culturale. Bisogna abbracciare il cambiamento, mettere in discussione lo status quo e immaginare un nuovo modo di apprendere.” – Daniel Bryant
Un altro errore frequente è non definire chiaramente gli obiettivi di apprendimento nelle attività digitali. Per ottenere risultati concreti, ogni attività deve essere collegata al curriculum, avere obiettivi specifici e prevedere una valutazione coerente.
Facciamo un esempio: se si usa un’esperienza in realtà aumentata per osservare una cellula animale, ma non si chiarisce che l’obiettivo è riconoscerne e nominare le varie parti, l’attività potrebbe risultare poco efficace. Gli studenti devono sapere cosa si aspettano da loro, perché lo stanno facendo e come verranno valutati.
Shape
Sii creativo!
Una delle cose più entusiasmanti della classe digitale è la libertà creativa che offre. Con i giusti strumenti, puoi fare ciò che prima sembrava impossibile. Le barriere logistiche scompaiono, la comunicazione si espande e le opportunità di apprendimento diventano infinite. Sperimenta, esplora, innova. E soprattutto, goditi le possibilità che una vera classe digitale può offrire.


