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Che cos’è la realtà virtuale? Tutto quello che c’è da sapere  

Realtà virtuale. VR. Metaverso. Sono termini sempre più diffusi – ma cosa significano davvero?

Per rispondere a questa domanda, abbiamo preparato una guida semplice e chiara per aiutarti a capire tutto quello che c’è da sapere sulla realtà virtuale. Inizieremo dalle basi: cos’è, perché è così importante e, più avanti, vedremo anche in che modo sta trasformando il mondo che ci circonda.

Che cos’è? Una definizione semplice

La grande domanda è: che cos’è la realtà virtuale?

Il modo più semplice per spiegare la realtà virtuale – o “VR” – è attraverso i sensi. Immagina di essere al mare. Come fai a sapere che ti trovi in riva all’oceano?

La risposta è: grazie ai tuoi sensi. Vedi l’acqua, senti il rumore delle onde, percepisci la sabbia sotto i piedi…

Ecco, la realtà virtuale funziona esattamente così! Ti vengono fornite delle informazioni che il tuo cervello interpreta come reali. L’unica differenza? Queste informazioni sono generate dalla tecnologia. Quindi, invece di trovarti fisicamente su una spiaggia vera, vedrai un’immagine o un video a 360 gradi dell’oceano, ascolterai una registrazione delle onde, e così via.

Spesso viene confusa con la realtà aumentata, che consiste nell’aggiungere elementi virtuali al mondo reale che vedi davanti a te. Invece, la realtà virtuale ti immerge completamente in ambienti generati al computer, che sembrano assolutamente reali. Puoi vedere il mondo virtuale, ascoltare i suoi suoni e, in alcuni casi, persino percepirne gli odori, i sapori o il tatto!

Detto in modo molto letterale, la VR è una versione “virtuale” della “realtà”.

Six students sat in an outdoor learning space wearing VR headsets

Una (breve) storia della realtà virtuale

Ma da dove è cominciato tutto?

L’antenato della VR moderna risale agli anni ’50, grazie a Martin Heilig, considerato uno dei pionieri della realtà virtuale. Heilig inventò il Sensorama, una macchina simile a una cabina che coinvolgeva tutti i sensi: video, suoni, profumi e persino effetti atmosferici come il vento!

Poco dopo brevettò anche un visore stereoscopico da indossare sulla testa, chiamato Telesphere Mask. Non ebbe successo commerciale, ma è considerato il primo visore VR mai realizzato.

Nel 1968, Ivan Sutherland e Bob Sproull crearono lo Sword of Damocles, il primo visore dotato di sensori di movimento: il video cambiava direzione in base a come muovevi la testa! Un’enorme innovazione, ma con un limite… era così pesante che doveva essere appeso al soffitto!

Nel corso dei decenni successivi, furono sviluppati molti altri dispositivi VR, spesso in ambito scientifico, militare o spaziale (come nei progetti della NASA). Ma fu solo nel 1994 che Jaron Lanier e Thomas Zimmerman fondarono la VPL Research, considerata la prima azienda a vendere visori e accessori VR. Fu anche la prima a usare ufficialmente il termine Virtual Reality.

Negli anni ’90, aziende di videogiochi come Sega e Nintendo diedero una spinta ulteriore alla VR, creando cabine arcade e visori per il pubblico. Ma il vero punto di svolta arrivò nel 2010, quando Palmer Luckey creò un prototipo rivoluzionario chiamato Oculus Rift.

Dopo una campagna Kickstarter da oltre 2,4 milioni di dollari, Oculus produsse i primi modelli per sviluppatori. Il successo fu tale che Facebook acquistò l’azienda per oltre 2 miliardi di dollari nel 2014.

Da allora, la realtà virtuale ha continuato a evolversi grazie a brand come Oculus, HTC e Sony, che hanno reso i visori VR accessibili a milioni di persone nel mondo. Ma è stato solo nel 2017 che ClassVR ha lanciato la prima soluzione VR pensata appositamente per le scuole.

Come funziona la tecnologia?

Ma come funzionano realmente i visori VR?

Dietro le quinte c’è una tecnologia molto sofisticata, ma ecco una panoramica semplice di ciò che c’è da sapere!

Nei visori VR attuali si trovano due schermi, uno per ogni occhio. La nostra visione naturale sovrappone ciò che vediamo con l’occhio sinistro e destro, creando un campo visivo di circa 114 gradi. I visori VR si concentrano su questa zona per ricreare ambienti immersivi – anche se nessun dispositivo, per ora, riesce a replicare l’intero campo visivo umano.

Per farci sentire davvero “dentro” l’ambiente virtuale, i visori sono dotati di sensori giroscopici, che rilevano e tracciano i movimenti della testa. Questo ti permette di esplorare liberamente scene a 360 gradi. Se a questo aggiungiamo l’audio spaziale, che riproduce i suoni in surround, il risultato è un’esperienza virtuale totalmente coinvolgente!

La tecnologia VR ha fatto molta strada dagli anni ’50, e continuerà a evolversi e migliorare. Siamo solo all’inizio di questo viaggio!

Come viene utilizzata? Esempi concreti di realtà virtuale

Oggi, 1 persona su 3 possiede un visore VR, ma oltre 3,7 miliardi di persone in tutto il mondo non hanno ancora accesso a questa tecnologia. Nonostante ciò, la realtà virtuale è già utilizzata in tantissimi modi innovativi.

La capacità di simulare e esplorare ambienti virtuali rende la VR utile per migliorare processi in molti settori e Paesi: educazione, sanità, turismo, manifattura, commercio al dettaglio… e l’elenco continua!

Dalle lezioni di storia in classe, alla progettazione di automobili nell’industria automobilistica, fino all’apprendimento di tecniche per curare il dolore cronico in medicina – gli impatti della realtà virtuale sono straordinari. E diventeranno ancora più importanti con l’avvento del metaverso.

La realtà virtuale nell’istruzione

La realtà virtuale ha il potenziale per trasformare interi settori, ma le ricerche dimostrano che l’istruzione è uno di quelli in cui i benefici sono più evidenti: maggiore coinvolgimento, migliori risultati, e una comprensione più profonda degli argomenti.

Tradizionalmente, l’apprendimento avveniva all’interno delle aule, con qualche uscita didattica ogni tanto. Ma con l’uso di tecnologie educative come la VR, le scuole possono offrire esperienze didattiche immersive, accessibili direttamente dal banco!

Con una soluzione come ClassVR, progettata appositamente per le scuole, gli insegnanti possono proporre esperienze educative coinvolgenti e perfino “impossibili”, senza lasciare la classe.

Nuotare con gli squali? Camminare sulla Luna? Entrare in una fiaba? Tutto questo è possibile con la realtà virtuale – e milioni di studenti nel mondo lo stanno già vivendo!

La realtà virtuale ha il potenziale per trasformare interi settori, ma le ricerche dimostrano che l’istruzione è uno di quelli in cui i benefici sono più evidenti: maggiore coinvolgimento, migliori risultati, e una comprensione più profonda degli argomenti. 

Quali tipi di visori VR esistono?

Parliamo ora della parte più importante della realtà virtuale: i visori!

I visori VR esistono in molte forme e dimensioni, ma tutti condividono un obiettivo: immergere completamente l’utente in un’esperienza virtuale.

Ci sono molti tipi di visori sul mercato, ma in questa guida ci concentriamo su due categorie principali:

Visori All-in-One

A graphic of the ClassVR headset showing the degree arc

Detti anche standalone, questi visori sono il modo più semplice per vivere la realtà virtuale. Non serve collegarli a un computer, a uno smartphone o al Wi-Fi. Tutto ciò che ti serve è il visore stesso!

Includono al loro interno tutta la tecnologia, la grafica e i comandi per offrire esperienze VR immersive. Basta caricare la batteria, accendere il visore… e iniziare a esplorare!

I visori ClassVR sono un esempio perfetto di dispositivi All-in-One. Grazie all’integrazione completa, gli insegnanti possono usare i visori senza bisogno di un PC potente o di un tecnico informatico.

I contenuti si possono caricare e gestire facilmente grazie al sistema “trascina e rilascia” dal browser web, e gli studenti possono vivere lezioni in VR in modo autonomo, mentre l’insegnante controlla tutto in tempo reale tramite il portale ClassVR.

Visori per PC

All’altro estremo troviamo i visori collegati a un PC. Questi dispositivi offrono prestazioni elevate, con grafica dettagliata e processori potenti, ideali per esperienze VR di alta qualità.

Tuttavia, presentano alcune limitazioni: richiedono un computer potente, sono costosi e meno portatili. Per questo motivo sono più adatti a videogiocatori e utenti esperti.

Nel campo dell’istruzione, dove è fondamentale avere soluzioni facili da usare, accessibili e pronte all’uso, i visori All-in-One come quelli di ClassVR sono molto più adatti. Offrono agli insegnanti la possibilità di guidare e monitorare l’apprendimento in VR in modo semplice e immediato.

Implementare la realtà virtuale nelle scuole con ClassVR

Se vuoi scoprire di più sulla realtà virtuale per la scuola e su ClassVR – la tecnologia per l’aula VR più premiata al mondo – prenota una demo e provala di persona!

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Virtual reality. VR. The metaverse. It’s the hot topic that everyone’s talking about… but what is virtual reality?

To answer this question, we’ve put together a simple guide to get you up-to-speed on all things VR. This guide starts with the basics: what it is, why it’s so important, and later goes on to discuss how it’s transforming the world as we know it.